Tienimi stretto e più vicino,
Io non vivo - vagando tra estranei…
oh, il mio sogno! Vedo un nuovo
Nella tua baci delirio!
La vessazione del vostro estatica
Tosca molla senza precedenti
Accesi un raggio remoto
E si estende canzone zurna.
Sulle montagne viola fumose
Ho portato nel fascio e il suono
Occhi stanchi e labbra
E la frusta di mano rotta.
E nel fuoco montagna tramonto,
Le fuoriuscite di ali di colore bluastro,
con te, con il sogno di Tamara,
io, montagna, sempre senza potere…
E il sogno - nel lontano villaggio,
Nel pendio della montagna immortale,
Triste a noi nel cielo schizzato
pieghe inutili del velo…
Ci si insinua balli e grida,
Polvere venti e gemiti zurna…
Lasciate le corse sposo - non doskachet!
Chechen proiettile vero.
19 aprile 1910